un orrore senza fine

Mese: Marzo 2020 (page 1 of 1)

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DICEMBRE 1939

1° dicembre
*****
2 dicembre
L’agenzia sovietica Tass annuncia la costituzione di un “governo popolare di Finlandia” (evidentemente un governo fantoccio), presieduto da Otto Kuusinen, da molti anni membro del Komintern. Ma né le mosse politiche e diplomatiche né le operazioni militari giovano in qualche modo all’URSS. I finlandesi infatti oppongono una disperata, caparbia, valorosa difesa: spostandosi per i sentieri in bicicletta o sugli sci in mezzo alle fitte foreste attaccano sui fianchi le grandi unità nemiche, costrette necessariamente a spostarsi sulle strade, infliggendo pesanti perdite all’invasore.Affrontano i carri armati russi scagliando nelle loro ferìtoie un tipo di proiettile che diventerà ovunque noto col nome di “cocktail (o bottiglia) Molotov”.

Il governo fantoccio di Kuusinen esorta i finlandesi ad “abbattere l’oppressore” (il governo legittimo) e ad accogliere “i liberatori” (i soldati dell’Armata Rossa). Intanto Kuusinen firma un trattato con l’URSS in base al quale tutte le richieste dei russi vengono accolte in cambio dell’intera Carelia sovietica.

L’Amdiral Graf Spee affonda la Doric Star, inglese.


3-12 dicembre
Arretrando ordinatamente sotto la spinta delle superiori forze nemiche nell’istmo di Carelia, i finlandesi si attestano sulla “linea Mannerheim”, cosi’ chiamata dal nome del suo ideatore, il gen. Cari Gustav Mannerheim, eroe nazionale, fondatore della Repubblica finlandese nel 1919 e oggi animatore della resistenza contro l’invasore. Tutto sommato però questa “linea Mannerheim” non è una gran cosa: si tratta di una modesta serie di fortificazioni in legno e cemento che si estende per una quarantina di km attraverso l’istmo di Carelia.


4 dicembre
Una mina magnetica danneggia la corazzata Nelson.E’ l’ultima vittima illustre dell’insidiosa “arma segreta” tedesca: i tecnici inglesi sono riusciti infatti a trovare il modo per neutralizzare le mine magnetiche “smagnetizzando” lo scafo delle navi per mezzo di un cavo elettrico, secondo un metodo chiamato degaussing.
Giornata nera per le marine alleate: 2 cacciatorpediniere sono affondati, altri 2 cacciatorpediniere e 1 posamine danneggiati.

L’URSS chiarisce esplicitamente la sua posizione sostenendo che il governo legale della Finlandia è quello presieduto da Kuusinen e che tra Russia e Finlandia non esiste alcuna controversia: quindi non si pone neppure la questione di negoziati con Helsinki.


5 dicembre
I sovietici raggiungono la linea Mannerheim nel settore presidiato dal II corpo d’armata.
6 dicembre
Massiccia pressione russa sulla linea Mannerheim.
7 dicembre
Una divisione russa riesce a spingersi fino alla cittadina di Suomussalmi, sul lago Kianta (Kiantajàrvi).

Danimarca, Svezia e Norvegia proclamano la più rigida neutralità.

L’Admiral Graf Spee affonda l’ennesima nave inglese nell’Atlantico.La più temuta unità tedesca è la bestia nera delle marine da guerra alleate.La squadra di ricerca co mandata dal commodoro Harwood e formata da 2 incrociatori pesanti e due leggeri, si apposta al largo dell’estuario del Rio de la Plata.


8-10 dicembre
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11 dicembre

Hitler incontra l’uomo politico norvegese Vidkun Quisling, fondatore nel suo paese di un movimento filonazista, l’Unione Nazionale.
12 dicembre
La Francia invia in aiuto alla Finlandia 5000 fucili mitragliatori mod. 1915. L’Inghilterra, dal canto suo, contribuisce alla resistenza dei finlandesi rifornendoli di un certo numero di mortai Brandt, fucili mitragliatori mod. 24 e alcuni aerei.


13 dicembre
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14 dicembre
L’URSS viene espulsa dalla Società delle Nazioni in conseguenza della sua aggressione alla Finlandia.E’ una delle poche decisioni nette ed energiche prese dall’organismo internazionale che avrebbe dovuto garantire la pace nel mondo. La Società invita i paesi membri ad accordare tutto l’aiuto possibile alla Finlandia.
15 dicembre
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16 dicembre

Inizia in Finlandia il principale attacco russo nel settore di Summa, con intensa preparazione di artiglierta.Nella notte però circa 70 carri armati sovietici sono messi fuori combattimento da soldati finlandesi addestrati all’uopo.


17-19 dicembre
Affondamento della Graf Spee.


20 dicembre
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21 dicembre
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22 dicembre

Nonostante i ripetuti attacchi delle truppe sovietiche, le postazioni finlandesi rimangono saldamente in mano ai difensori.


23 dicembre
Due mercantili tedeschi vengono intercettati da unità britanniche presso le coste statunitensi. Uno dei due, il Columbus, di 32.000 t, è colato a picco, l’altro cerca rifugio nelle acque territoriali della Florida. Con notevole abilità, Churchill spiega in una lunga lettera al presidente statunitense Roosevelt che le azioni di polizia delle marine alleate nell’Atlantico sono utili anche per la sicurezza del traffico dei mercantili statunitensi e sudamericani.


24 dicembre
Ancora una volta, alla vigilia di Natale, papa Pio XII lancia un appello alla riconciliazione che, come gli altri,resterà inascoltato.


25 dicembre
Dentro il cemento e sotto le cupole corazzate della linea Maginot e della linea Sigfrido tedeschi e francesi festeggiano il primo Natale di guerra. E’ tutto sommato un fronte tranquillo quello occidentale: continua la “dròle de guerre”, la “strana guerra”.


26-27 dicembre
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28 dicembre

In Inghilterra viene annunciato il razionamento della carne.


29 dicembre
Riesce il terzo tentativo dei finlandesi di ricacciare i sovietici dalla riva settentrionale del Lago Ladoga: i superstiti della l63à divisione russa si disperdono in una fuga disperata. I finlandesi catturano 11 carri armati, 25 cannoni e 150 autocarri.


30 dicembre
*****
31 dicembre

In conseguenza degli attacchi degli U-Boote e delle unità di superficie, delle mine magnetiche e di azioni aeree, dall’inizio del conflitto gli Alleati hanno perduto 746.000 t di naviglio mercantile, 1 portaerei,1 incrociatore ausiliario, la corazzata Royal Oak. I tedeschi dal canto loro devono lamentare la perdita di una decina di U-Boote, della corazzata tascabile Admiral Graf Spee e di poche decine di migliaia di t di naviglio. 


NOVEMBRE 1939

1° novembre


Vengono ufficialmente annessi al Reich la Città Libera di Danzica e il suo “Corridoio”, i territori di frontiera ceduti alla Polonia nel 1919 in base al Trattato di Versailles, l’Alta Slesia orientale, la regione di Lodz e il distretto di Ciechanow.z


2 novembre
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3 novembre
Continuano a Mosca i colloqui russo-finnici sulle richieste sovietiche relative a uno scambio di territori e a rettifiche di frontiera.

Gli Stati Uniti d’America modificano la loro legge sulla neutralità. Nonostante la forte corrente d’opinione ancora tenacemente isolazionista, il governo di Washington incomincia timidamente a tendere la mano a Londra.


4-6 novembre
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7 novembre
La regina Guglielmina d’Olanda e Leopoldo III re dei Belgi lanciano un appello alla pace offrendosi come mediatori alle due parti in conflitto.


8 novembre
Su istruzioni segrete dello stesso Hitler una bomba viene fatta esplodere contro uno dei sacrari del primo nazismo, la Burgerbràukeller, una celebre birreria di Monaco. La propaganda nazista, orchestrata da Goebbels, accusa quali mandanti dell’attentato l’Intelligence Service e, soprattutto, Otto Strasser, ex nazista, oppositore da sinistra di Hitler, riparato all’estero nel 1933. L’accusa contro Strasser serve a Hitler per eliminare una volta per tutte una delle opposizioni interne della Germania,la sinistra appunto, a dispetto della recente innaturale alleanza con l’URSS. Nonostante la popolarità del regime, accresciuta dal successo della Blitzkrieg, la guerra lampo contro la Polonia, il Fùhrer sa di aver ancora potenti avversari in Germania: oltre alla sinistra più irriducibile, la Chiesa cattolica e quella protestante,e buona parte delle alte gerarchie militari.


9-11 novembre
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12 novembre
Chamberlain e Daladier declinano l’offerta di mediazione di Guglielmina d’Olanda e di Leopoldo del Belgio.

Churchill annuncia alla radio che se gli inglesi riescono a superare l’inverno senza che accadano grossi avvenimenti, la prima campagna della guerra è vinta.


13 novembre
Re Carol di Romania si offre come mediatore segreto tra i due contendenti.

I finlandesi interrompono le trattative con i sovietici e mobilitano le loro non ingenti forze (circa 200.000 uomini) non facendosi illusioni sull’esito della disputa. Le trattative erano iniziate il 12 ottobre con l’arrivo a Mosca del plenipotenziario finlandese Juho Kusti Paasikivi che si trova di fronte a una serie di proposte (quasi ultimative) dei sovietici per uno scambio di territori. L’URSS dunque propone di cedere alla Finlandia 5500 kmq nei distretti settentrionali di Repola e Porajorpi contro un arretramento del confine finnico nell’istmo di Carelia (tra il Lago Ladoga e il Golfo di Finlandia), tale da mettere la città di Leningrado fuori dalla gittata di eventuali artiglierie nemiche. Il governo sovietico esige inoltre la cessione di alcune isole nel Golfo di Finlandia e l’affitto trentennale del porto di Hangò, all’imbocco dello stesso golfo; reclama infine modifiche di frontiera anche nell’estremo Nord in modo da disporre del porto di Petsamo (l’attuale Pecenga), l’unico porto finlandese del mare di Barents perennemente sgombro da ghiacci. I finlandesi sono disposti a soddisfare in tutto le pretese russe salvo che per la cessione del porto di Hangò, che darebbe all’URSS il controllo completo del Golfo di Finlandia e della zona più importante del paese. Ma i russi sono irremovibili e ai finlandesi non resta che abbandonare il tavolo delle trattative.


14 novembre
Hitler respinge (ma con diplomazia) la mediazione di Guglielmina d’Olanda e di Leopoldo del Belgio.


15 novembre
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16 novembre

Anche la proposta di re Carol di Romania viene respinta dai belligeranti.


17 novembre
Si riunisce a Parigi il Consiglio Supremo Alleato. Viene deciso, in caso di attacco tedesco attraverso il Belgio, di difendere la linea Mosa-Anversa. Tempo addietro il maresciallo Pétain si era opposto a un prolungamento della munitissima linea Maginot fino alla Mosa, sostenendo che la conformazione del terreno nelle Ardenne avrebbe « reso impossibile un tentativo d’invasione in quel settore ».


18 novembre
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19 novembre
Churchill propone di minare, mediante lanci aerei, le acque del Reno fra Strasburgo e il fiume Lauter.


20 novembre
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21 novembre
L’incrociatore inglese Belfast è gravemente danneggiato da una mina magnetica.


22 novembre
Verso sera un aereo tedesco lancia presso Shoeburyness degli oggetti non meglio identificati, appesi a paracadute. Vengono immediatamente avvertite le autorità militari che inviano sul posto due ufficiali artificieri i quali, la stessa notte, con il sopraggiungere della bassa marea, scoprono che gli oggetti in questione sono delle mine magnetiche sommerse. Si tratta di un’arma segreta di cui gli aerei tedeschi hanno disseminato le imboccature degli estuari e gli approcci ai porti inglesi. Resi innocui, gli ordigni vengono trasportati in un arsenale per essere sottoposti a ulteriori esami onde studiare delle contromisure per renderli inoffensivi. Tra settembre e ottobre infatti le mine magnetiche tedesche hanno distrutto 56.000 t di naviglio alleato o neutrale.


23 novembre
L’incrociatore ausiliario inglese Rawalpindi, di pattuglia tra l’islanda e le Faròer, viene affondato dall’incrociatore da battaglia Scharnhorst, uscito in Atlantico con il “gemello” Gneisenau per attaccare i convogli inglesi. Il sacrificio del Rawalpindi non è inutile perché i due incrociatori tedeschi devono rinunciare alla missione e tornare alla base filtrando attraverso le unità nemiche che in gran numero battono il Mare del Nord per intercettarli. Alla caccia prendono parte, tra navi inglesi e francesi, 15 incrociatori e la corazzata Warspite, oltre alle forze aeree.


24-26 novembre
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27 novembre
Protestando violentemente per un bombardamento di truppe russe nel settore di Leningrado da parte dei finlandesi, il governo sovietico denuncia il trattato di non aggressione russo-finnico sottoscritto nel 1932. Helsinki naturalmente nega che il fatto sia mai avvenuto; intanto però i sovietici si sono costruito il loro “casus belli”.


28 novembre
Si intensificano i preparativi alla frontiera russo-finnica.


29 novembre
L’Unione Sovietica rompe le relazioni diplomatiche con la Finlandia, ignorando l’offerta finlandese dell’ultim’ora di ritirare unilateralmente le proprie truppe dai confini.


30 novembre
L’esercito sovietico attacca la Finlandia, concentrando l’urto sull’istmo di Carelia. Aerei sovietici bombardano Helsinki.I finlandesi comunque reggono bene al primo urto di un nemico preponderante in fatto di uomini e di mezzi che tuttavia, sottovalutando le capacità di resistenza del piccolo paese vicino, aveva messo in campo solo le grandi unità del distretto militare di Leningrado

OTTOBRE 1939

1° ottobre


Si arrendono gli eroici difensori del piccolo porto militare della penisola di Hela, immediatamente a nord di Danzica. Tre cacciatorpediniere e alcuni sommergibili polacchi riescono a prendere il largo e a riparare in Inghilterra. Terminano anche i combattimenti sulle coste baltiche e polacche.Gli ultimi, isolati e trascurabili focolai di resistenza vengono spenti in pochi giorni.

I polacchi hanno lasciato nelle mani dei tedeschi 694.000 prigionieri e altri 217.000 in quelle dei sovietici. Non si conosce il numero dei polacchi morti, feriti o dispersi in battaglia. Quanto ai tedeschi se la sono cavata a molto buon mercato.

I delegati di 21 stati americani, riuniti a Panama, decidono di istituire lungo le coste dei rispettivi paesi una « zona di sicurezza » profonda da 300 a 600 miglia, entro la quale ogni azione bellica costituirebbe un atto ostile verso lo Stato interessato.


2-4 ottobre
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5 ottobre


Trattato di mutua assistenza tra URSS e Lettonia analogo a quello firmato il 28 ottobre con I’Estonia.


6 ottobre


Soffocate le ultime resistenze, la campagna di Polonia può considerarsi ufficialmente finita.
In un discorso al Reichstag (la Camera dei deputati tedesca), Hitler lancia un appello per la pace proponendo alle potenze occidentali di riconoscere il nuovo “status quo” nell’Europa orientale.


7 ottobre
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8 ottobre


La Germania si riannette i territori polacchi che le erano stati sottratti alla fine della I guerra mondiale dal Trattato di Versailles.


9 ottobre
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10 ottobre


Trattato di mutua assistenza, analogo a quello firmato con l’Estonia e la Lettonia, tra URSS e Lituania: la città di Vilna e il suo territorio, annessi alla Polonia nel 1922, sono restituiti dai sovietici alla Lituania.


11 ottobre


Il primo ministro francese Edouard Daladier trasmette alla radio un discorso sprezzante sui propositi di pace di Hitler.


12 ottobre

Il premier inglese Arthur N. Chamberlain respinge l’appello alla pace lanciato da Hitler il 6 ottobre.
Iniziano le trattative russo-finlandesi per uno scambio di territori.


13 ottobre
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14 ottobre

Alle ore 1,30 il sommergibile tedesco U-47, al comando del tenente di vascello Gùnther Prien, penetra nella munitissima base navale di Scapa Flow, nelle isole Orcadi, e affonda la corazzata inglese Royal Oak di 29.150 t: i morti furono 786, tra cui il comandante H.E.C. Blagrove. Il forzamento di Scapa Flow, già tomba della flotta tedesca alla fine della I guerra mondiale, rappresenta un grave smacco per il prestigio della marina inglese.


15 ottobre
Trattato tedesco-estone per il trasferimento nel Reich degli estoni di origine tedesca.


16 ottobre
Aerei tedeschi attaccano navi inglesi nel Firth of Forth danneggiando gli incrociatori Southampton e Edinburgh, nonché il caceiatorpediniere Mohawk.


17-18 ottobre
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19 ottobre
Patto di mutua assistenza tra Francia,Gran Bretagna e Turchia.


20 ottobre
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21 ottobre
Trattato italo-tedesco per il diritto di opzione degli altoatesini.


22-25 ottobre
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26 ottobre
Mons. Jozef Tiso diventa presidente della Slovacchia.

La parte della Polonia occupata dai tedeschi, salvo i territori che tra qualche giorno verranno ufficialmente annessi al Reich, sono costituiti in governatorato generale, con capoluogo Cracovia.Governatore generale è nominato il gerarca nazista Hans Frank, che instaura il terrore e subito inizia la caccia agli intellettuali e agli ebrei polacchi.


27 ottobre
Il Belgio proclama solennemente la propria neutralità.


28-29 ottobre
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30 ottobre
L’URSS annette i territori polacchi occupati.

Trattato tedesco-lettone per l’evacuazione dei tedeschi dalle regioni baltiche. 31 ottobre Prosegue la caccia alla corazzata ta- scabile Admiral Graf Spee su tutti i mari.

CRONOLOGIA II GUERRA MONDIALE

SETTEMBRE 1939

1° settembre


Alle ore 4,45 l’esercito tedesco varca la frontiera polacca, è scattato il Fall Weiss, (cioè il “Piano Bianco”) come viene chiamata in codice l’operazione. Non hanno avuto alcun esito gli appelli di Leopoldo III, re dei Belgi, a nome suo e di altri sei piccoli Paesi europei, né le esortazioni del presidente americano Franklin Delano Roosevelt, né le suppliche di papa Pio XII, né infine la proposta di mediazione lanciata alla ventitreesima ora da Mussolini: è la guerra. I tedeschi sfondano la frontiera in più punti con 53 divisioni agli ordini del generale von Brauchitsch, suddivise in due gruppi di armate: lo Heeresgruppe Nord, al comando del gen. von Bock, e lo Heeresgruppe Sud del gen. von Rundstedt. Le singole armate sono comandate dai generali von Kluge, von Kiìchler, List. von Reichenau e Blaskowitz:alla testa delle unità corazzate ci sono i generali Guderian, Hoepner e von Kleist, nomi dei quali si sentirà parlare a lungo negli anni che seguiranno. Le difese polacche in poche ore sono sconvolte e travolte: i carri armati tedeschi si addentrano profondamente in territorio nemico. Nel porto di Danzica la vecchia corazzata e nave-scuola Schleswig-Holstein, di costruzione anteriore alla I guerra mondiale, bombarda le difese della baia della Westerplatte, dov’è l’arsenale della marina polacca. Lo stesso 1° settembre Danzica viene annessa al Reich, anche se l’atto ufficiale di integrazione nello Stato tedesco avverrà il I novembre successivo. L’esito dell’attacco è scontato in partenza: del resto le linee generali della spartizione della Polonia sono già previste nelle clausole segrete del patto russo-tedesco del 23 agosto: in linea generale, la linea di demarcazione tra Germania e URSS correrà lungo la linea dei fiumi Narew- Vistola-San. La Lituania entrerà nella sfera d’influenza tedesca, mentre in quella dell’URSS finiranno Estonia,Lettonia, Finlandia e Bessarabia (che dovrà essere restituita all’Unione Sovietica dalla Romania).


2 settembre


Mentre ripropone la convocazione di una conferenza internazionale per far rientrare il conflitto, conferenza che dovrebbe riunirsi il 5 settembre, l’italia dichiara la propria non-belligeranza. Il governo tedesco dichiara che rispetterà l’integrità territoriale della Norvegia purché questa non sia minacciata o violata da paesi terzi. In Polonia intanto la « guerra lampo » (Blitzkrieg) dei tedeschi procede a gonfie vele: le quattro « battaglie di confine » (Slesia-Slovacchia, Czestochowa, Pomerania, Prussia Orientale) sono altrettante travolgenti vittorie tedesche. Le forze provenienti dalla Germania si congiungono con quelle uscite dalla Prussia Orientale. La 10à armata del Gruppo Rundstedt raggiunge il fiume Warta: in 36 ore è penetrata per 80 km in territorio polacco. Da sud le truppe del gen. List minacciano già Cracovia. La Luftwaffe conquista il dominio del cielo: ha distrutto al suolo gran parte degli aerei polacchi, bombarda i comandi e le strade provocando l’imbottigliamento delle retrovie nemiche. Febbrili contatti si succedono per tutta la giornata fra Parigi e Londra: la decisione di tener fede agli impegni con la Polonia è ferma, ma governi e stati maggiori non sono d’accordo sulla data e le modalità dell’intervento. Ore 22,30, a Londra: parlamentari e ministri si recano dal premier Chamberlain per sollecitare una presa di posizione dura e decisa. E infatti viene inviato un telegramma all’ambasciatore inglese a Berlino, sir Neville Henderson, in cui si danno disposizioni circa l’ultimatum da consegnare al governo tedesco.


3 settembre


Francia e Gran Bretagna entrano in guerra contro la Germania. Ore 9: l’ambasciatore inglese a Berlino Henderson consegna al consigliere d’ambasciata PauI Schmidt, interprete di Hitler, l’ultimatum del governo di Sua Maestà Britannica. Nel documento si afferma che se entro le 11, ossia entro due ore, la Germania non avrà dato assicurazioni ampie e ben precise circa il ritiro delle sue truppe dalla Polonia, la Gran Bretagna si considererà in guerra contro il Reich. Anche la Francia alla fine si muove: alle 12 il suo ambasciatore a Berlino, Robert Coulondre, consegna l’ultimatum del suo governo: l’ultimatum scadrà il giorno dopo, 4 settembre.Nel documento tuttavia si evita l’uso esplicito della parola “guerra”, in un estremo disperato tentativo di conciliare il dittatore tedesco. Ma il senso del documento è identico. Hitler è sbalordito: aveva creduto che ancora una volta gli Occidentali non si sarebbero mossi. A von Ribbentrop che lo ha informato della nuova situazione, chie- de, sorpreso e quasi in tono accusatorio: “E adesso?”. Ore 11 : la Gran Bretagna entra uffìcialmente in guerra con la Germania. Ore 11 , 1 5: dalla sua residenza ufficiale al n. 10 di Downing Street, a Londra, Chamberlain ne dà l’annuncio ai suoi compatrioti. “Non abbiamo nulla da rimproverarci”, afferma tra l’altro, e conclude: “Dio ci protegga e difenda il buon diritto”. Viene formato un gabinetto di guerra: Winston Churchill assume la carica di Primo Lord dell’Ammiragliato, Eden quella di Segretario ai Dominions. Ore 11 ,35: mentre all’ambasciata del Reich a Londra un funzionario del Ministero degli Esteri inglese (Foreign 0ff ice) e l’incaricato d’aff ari tedesco Kordt stanno urbanamente trattando lo sgombero dei diplomatici tedeschi e delle loro famiglie dalla capitale inglese, le sirene della difesa antiaerea danno l’allarme: è il primo di una lunga tragica serie. La Gran Bretagna decreta il blocco navale della Germania: tutte le merci dirette in Germania a bordo di navi di qualsiasi nazionalità vengono confiscate. Ore 1 7: anche la Francia entra in guerra contro il Terzo Reich (la scadenza dell’ultimatum, prevista in un primo tempo per il giorno dopo, è stata anticipata). Le 33 divisioni tedesche dello Heeresgruppe C, il gruppo d’armate comandato dal gen. Ritter von Leeb, completano lo schieramento a presidio della linea Sigfrido (o Vallo Oc- cidentale, Westwall) e delle frontiere belga e olandese. India, Australia e Nuova Zelanda, i dominions più legati alla Gran Bretagna, entrano in guerra a fianco della madrepatria. Ore 21: l’U-Boot 30 affonda la nave passeggeri inglese Athenia di 13.500 t scambiandola per un mercantile armato: perdono la vita 112 persone tra cui 28 cittadini americani. Il grave episodio provoca un forte risentimento antitedesco negli Stati Uniti. In Inghilterra intanto si pensa di riesumare il sistema dei convogli, già adottato verso la fine della I guerra mondiale, per difendere i collegamenti marittimi.


4 settembre


Il Vòlkischer Beobachter sostiene che l’affondamento dell’Athenia è stato voluto da Churchill per creare un incidente tra la Germania e gli Stati Uniti.


5 settembre


L’eroismo dei polacchi non basta: i tedeschi infatti forzano la linea della Vistola e si apprestano a superare anche il Narew e il Bug occidentale.


6 settembre


La 3a e 4a armata del Gruppo d’armate Nord e l’8a e la ba del Gruppo Sud puntano verso Varsavia. La 14à armata del gen. List conquista Cracovia e marcia verso la frontiera romena. Il Comando Supremo polacco dirama l’ordine di ritirata generale sulla linea Narew-Vistola-San. Durante la notte il governo polacco lascia Varsavia per trasferirsi nella regione di Luck-Krzemieniec mentre il comando supremo si trasferisce a Brzesko sul fiume Bug.


7 settembre


Avanguardie francesi, ma si tratta di poco più che pattuglie, varcano la frontiera tedesca presso Saarlouis, Saarbrùcken e Zweibrùcken: inizia quella che sarà definita la “dròle de guerre”, la “strana guerra”,in cui gli eserciti si frontcggeranno senza combattere, in attesa di sviluppi diplomatici che non verranno.


8 settembre


Gli inglesi rimettono in funzione il sistema dei convogli, già sperimentato nel corso della I guerra mondiale. Sono istituite tre rotte protette, due da Liverpool e dal Tamigi all’Atlantico, una fra il Tamigi e il Firth of Forth (Edimburgo).


8-11settembre


In Polonia si svolge la battaglia di Radom, un centinaio di km a sud di Varsavia. I tedeschi fanno prigionieri circa 60.000 polacchi.


9 settembre


I primi reparti della BEF (British Expeditionary Force), al comando del visconte gen. John lord Gort, si imbarcano per la Francia. Ore 7: la 43ò Panzerdivision sferra da sud-est il suo primo attacco contro Varsavia: dopo 3 ore di combattimento viene respinta sulle posizioni di partenza. I polacchi si battono con grande coraggio.


10 settembre


Di fronte alle insistenti sollecitazioni del comandante in capo dell’esercito polacco Edward Rydz-Smigly, il Capo di di Stato Maggiore francese gen. Maurice Gamelin informa che più di metà delle sue divisioni attive sono impegnate in combattimenti con il nemico sul fronte nord-orientale, e che non è possibile fare di più.


11 settembre


Il distretto industriale dell’Alta Slesia è completamente in mano tedesca.


12 settembre


Cessano le effimere quanto inutili azioni francesi contro i tedeschi. Ormai tutti si rendono conto che è inutile tentare di aiutare la Polonia.


12-18 settembre


L’armata polacca del settore di Poznan,che avrebbe dovuto marciare su Berlino, opera un imprevisto dietrofront nel tentativo di cogliere sul fianco l’8a armata tedesca. Ha inizio la violenta battaglia del fiume Bzura, nella quale, grazie alla loro superiore mobilità e alla indiscutibile abilità di manovra, i tedeschi chiudono nella prima grande “sacca” della storia della guerra, 19 divisioni polacche: vengono fatti prigionieri 170.000 uomini.


13 settembre


Come in Inghilterra, anche in Francia viene costituito un gabinetto di guerra: Edouard Daladier assume, oltre che la presidenza del Consiglio, il dicastero degli Esteri.


14-15 settembre
*****
16 settembre


Varsavia è accerchiata dalle truppe tedesche. Le è intimata la resa, che viene però sdegnosamente respinta. Il grosso dell’esercito polacco, concentrato tra Leopoli (Lwow, oggi Lvov, nell’Unione Sovietica) e Chelm (oggi a ridosso del confine polacco con l’URSS) e comprendente 38 divisioni di fanteria, 11 brigate di cavalleria e 2 brigate motorizzate, viene annientato. I generali tedeschi propongono di bloccare Varsavia e di attenderne la resa per fame, ma Hitler replica che la capitale polacca deve essere considerata come una fortezza e ordina quindi di impiegare contro la città l’artiglieria e l’aviazione. Particolare curioso: il generale polacco a capo delle forze che difendono la città si chiama Rommel.


17 settembre


Affermando per bocca di Molotov che il governo polacco ha cessato di esistere, l’URSS dà via libera alle sue truppe che procedono all’occupazione della Polonia orientale, praticamente sguarnita di qualsiasi difesa. I tedeschi occupano Brest-Litovsk, quindi, in ossequio alle clausole segrete del patto di non-aggressione del 23 agosto, sgomberano regioni e città già occupate, tra cui Leopoli (oggi Lvov). Il presidente polacco Ignacy Moscicki, il governo e il comandante in capo delle forze armate polacche maresciallo Edward Rydz-Smigly si dimettono e si rifugiano in Romania. Al largo delle coste sudoccidentali irlandesi la portaerei Courageous viene affondata dall’ U-29 del comandante Schuhart: i morti sono 500. E il primo colpo grosso portato a segno dalla marina tedesca contro la flotta britannica. In conseguenza di questo fatto l’Ammiragliato decide di non impiegare più le portaerei nella caccia ai sommergibili.


18 settembre


0 Su pressioni tedesche il governo romeno interna i membri del governo polacco che il giorno prima hanno chiesto asilo alla Romania.


19 settembre


L’Armata Rossa si congiunge con le truppe tedesche a Brest-Litovsk. Il Fuhrer entra trionfalmente a Danzica, dove tiene un discorso di politica estera abbastanza conciliante nei confronti di Francia e Gran Bretagna. La campagna di Polonia può considerarsi praticamente finita: d’ora in avanti non avremo che grandi azioni di rastrellamento. Sbarca in Francia il primo corpo d’armata inglese.


20-26 settembre
*****
27 settembre


Assediata, bombardata dal cielo e da terra, Varsavia è costretta alla resa. Vengono fatti prigionieri 160.000 uomini. Hitler fa conoscere ai principali capi della Wehrmacht la sua intenzione di attaccare la Francia, ma i generali tedeschi si rifiutano, per adesso, di prendere sul serio un programma che ritengono sproporzionato ai mezzi che hanno a disposizione.


28 settembre


Uno degli ultimi nuclei di resistenza dei polacchi, composto da 4 divisioni accerchiate dal 10 settembre nella città di Modlin e nella zona di Kutno, cede le armi dopo essersi battuto con strenuo valore. A Mosca, von Ribbentrop e Molotov ridiscutono la spartizione della Polonia e ridefiniscono le sfere d’influenza di Germania e URSS. A quest’ultima viene data mano libera anche in Lituania, che secondo i precedenti accordi sarebbe dovuta invece finire sotto l’influenza tedesca. In cambio la linea di demarcazione russo-tedesca viene spostata a oriente (i sovietici infatti arretreranno fino alla linea Narew-Bug-San) e la regione compresa tra la Vistola e il Bug occidentale va alla Germania. Il territorio occupato dai tedeschi è la regione più ricca della Polonia, con 22 milioni di abitanti e la quasi totalità delle industrie. I russi si annettono circa 200.000 kmq di territorio polacco, per lo più atto allo sfruttamento agricolo, con 13 milioni di abitanti. Viene firmato un trattato di mutua assistenza tra l’URSS e l’Estonia: i sovietici acquisiscono il diritto di occupare le principali basi militari del piccolo paese.


29 settembre
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30 settembre


Si costituisce a Parigi un governo polacco in esilio presieduto dal gen. Wladyslaw Sikorski. La corazzata tascabile tedesca Admiral Graf Spee affonda il piroscafo inglese Clement.